23.12.03

Parmalat, la fiera del senno del poi 

Per forza: se qualcuno avesse osato scrivere un articolo in tempi non sospetti, che fosse stato poco più che critico nei confronti della Parmalat, sarebbe stato certamente querelato per diffamazione...

In Italia, la libertà di stampa non esiste.

Parmalat e Capitalia (tanto per fare solo due nomi di aziende attualmente sotto l'occhio dei riflettori e della magistratura) sono due aziende che investono molto in pubblicità. I giornali vivono di pubblicità, i soldi derivanti dalla vendita in edicola contano molto meno. Chi mai osa criticare questo o quello, salvo vedersi ritirare i quattrini dalle agenzie?

Risulta al settimanale britannico "Economist", del 20 dicembre 2003, che la banca d'affari Merril Lynch già un anno fa aveva avvertito gli investitori di vendere Parmalat sulla base del fatto che la banca non capiva quale fosse il bisogno di avere finanze così poco trasparenti... ...dunque i banchieri non sapevano? La Consob non sapeva? La Banca d'Italia non sapeva proprio nulla?