5.1.04

Dopo Parmalat e Cirio, regole per il risparmiatore. 

Intervista a Carlo Franco Papa, presidente dell'Associazione italiana analisti finanziari (Aiaf).
Tratta dal quotidiano "Corriere di Como" di domenica 4 gennaio 2004.
«"Como è scossa forse più di altre città - afferma Papa - per il coinvolgimento nell'inchiesta di uno dei revisori dei conti (il professionista comasco Maurizio Bianchi, n.d.G.). D'altro canto, al di là di questo singolo episodio di cronaca, la fiducia dei risparmiatori lariani era già stata scossa da altri casi - ricoda Papa - Senza andare al lontano precedente della Ferruzzi, i cittadini comaschi erano stati particolarmente coinvolti in due episodi, quello dei bond argentini e quello dei bond Cirio".
(...) Anzitutto il risparmiatore dovrebbe seguire alcune regole fondamentali. In primo luogo, non ci si improvvisa uomini d'affari, né tanto meno operatori finanziari. Quindi occorre sempre fare riferimento a chi ne sa più di noi, agli esperti. Credo che sia assolutamente da scongliare il ricorso alla finanza "fai da te".»
Carlo Franco Papa non spiega però al lettore quali sarebbero questi esperti.
Il dipendente di banca allo sportello? Il nostro amico direttore?
Essi "spingono" i prodotti che la banca stessa vuole vendere, e se ricordate sono state proprio le banche a consigliare sia le obbligazioni argentine che le obbligazioni Cirio. Inoltre, come si può pensare che le banche non sapessero proprio nulla della crisi in cui versava la Parmalat?
Chi sarebbero dunque questi esperti a cui rivolgersi?
Gli analisti finanziari delle banche?
Siam sempre lì. Le banche sapevano, questa gente, gli analisti, prende lo stipendio dalle banche. Di chi dunque faranno l'interesse: della banca che li paga o del risparmiatore che si lascia lietamente abbindolare?
Se qualcuno ha idea di chi potrebbero essere questi esperti indipendenti, casomai me lo faccia sapere, che ci facciamo due risate insieme.