Send As SMS

22.1.04

«Moratti: cosi' non poteva andare» - Ma non aveva detto che non parlava più?! 

Mercoledì 21 Gennaio 2004, 12:32
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - « In un'intervista a Repubblica il presidente dimissionario dell'Inter Moratti confessa i motivi che l'hanno spinto a compiere questo passo. 'Non si poteva continuare su questa strada di perdenti', ha detto. Moratti afferma che la famosa goccia sono stati 'i complicati risultati della squadra, un altro scudetto che se ne va, la sconfortante partita contro l'Empoli e l'esasperazione dei tifosi. Mi sono detto: 'Massimo, hanno ragione loro. E' il momento di andarsene''.»

Proprio così.

“Moratti, resta!" 

E' il titolo di "Tuttosport" del 21 gennaio 2004.

Beh certo, senza Moratti i giornalisti italiani non avranno più la pappa pronta, dovranno ricominciare a lavorare. Niente più psicodrammi, niente cambi di allenatore a inzio stagione, a metà stagione, a fine stagione... niente girandola di giocatori e di miliardi, niente dirigenti cacciati da prendere in giro per giorni e giorni... Niente più tormentoni succosi... Niente storie inventate che tanto Moratti è un galantuomo e non presenta denuncia... Insomma una società normale.
Un primo passo il galantuomo Moratti l'ha fatto, ora resta il secondo, il più importante: vendere l'Inter.

Inter: Moratti "Facchetti è una scelta a lungo termine" 

Martedì 20 Gennaio 2004, 15:05
Datasport? Ansa? Boh!


«Massimo Moratti non tornerà indietro. "E` assolutamente vero che Facchetti mi ha chiesto di restare, ma mi sembra proprio che sia una scelta a lungo termine. E` la persona giusta, con l`esperienza necessaria, con onestà cristallina e anche dedizione alla causa, oltre a una grande amicizia con me" .

Poi spiega meglio: Non è un abbandono - ha proseguito - perché comunque rimane la proprietà". Sui nuovi acquisti: "Mi riguardano come proprietà, poi ci penserà Facchetti"»

Dunque resta, come proprietario. Peccato.


Inter: Moratti, "Non parlo piu'" 

(ANSA) - MILANO, 20 GEN - "Basta. Cosa volete che dica ancora?". Massimo Moratti non intende commentare ancora le dimissioni choc dalla presidenza dell'Inter.
"Non ho altro da dire, non parlo piu'", le sole parole pronunciate al suo arrivo negli uffici della Saras. In silenzio anche Marco Tronchetti Provera, ma dal suo entourage fanno capire che la Pirelli non intende abbandonare la sponsorizzazione. L'assemblea dei soci dovra' ora riunirsi per votare la proposta di Moratti di dare la presidenza a Facchetti.

Inter: il comunicato delle dimissioni di Moratti 

Lunedì 19 Gennaio 2004, 20:47
Questo il comunicato della società, diffuso sul sito nerazzurro con cui vengono annunciate le dimissioni del presidente Moratti e di quattro consiglieri:



"L`FC Internazionale informa che il presidente Massimo Moratti, Marco Tronchetti Provera, Paolo Giulini, Angelo Mario Moratti e Angelo Moratti, hanno annunciato stasera le dimissioni dal Consiglio di Amministrazione della societa`. Il presidente Massimo Moratti ha indicato al Consiglio il nome del vice presidente Giacinto Facchetti per la carica di presidente".

5.1.04

Dopo Parmalat e Cirio, regole per il risparmiatore. 

Intervista a Carlo Franco Papa, presidente dell'Associazione italiana analisti finanziari (Aiaf).
Tratta dal quotidiano "Corriere di Como" di domenica 4 gennaio 2004.
«"Como è scossa forse più di altre città - afferma Papa - per il coinvolgimento nell'inchiesta di uno dei revisori dei conti (il professionista comasco Maurizio Bianchi, n.d.G.). D'altro canto, al di là di questo singolo episodio di cronaca, la fiducia dei risparmiatori lariani era già stata scossa da altri casi - ricoda Papa - Senza andare al lontano precedente della Ferruzzi, i cittadini comaschi erano stati particolarmente coinvolti in due episodi, quello dei bond argentini e quello dei bond Cirio".
(...) Anzitutto il risparmiatore dovrebbe seguire alcune regole fondamentali. In primo luogo, non ci si improvvisa uomini d'affari, né tanto meno operatori finanziari. Quindi occorre sempre fare riferimento a chi ne sa più di noi, agli esperti. Credo che sia assolutamente da scongliare il ricorso alla finanza "fai da te".»
Carlo Franco Papa non spiega però al lettore quali sarebbero questi esperti.
Il dipendente di banca allo sportello? Il nostro amico direttore?
Essi "spingono" i prodotti che la banca stessa vuole vendere, e se ricordate sono state proprio le banche a consigliare sia le obbligazioni argentine che le obbligazioni Cirio. Inoltre, come si può pensare che le banche non sapessero proprio nulla della crisi in cui versava la Parmalat?
Chi sarebbero dunque questi esperti a cui rivolgersi?
Gli analisti finanziari delle banche?
Siam sempre lì. Le banche sapevano, questa gente, gli analisti, prende lo stipendio dalle banche. Di chi dunque faranno l'interesse: della banca che li paga o del risparmiatore che si lascia lietamente abbindolare?
Se qualcuno ha idea di chi potrebbero essere questi esperti indipendenti, casomai me lo faccia sapere, che ci facciamo due risate insieme.