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13.6.04

Il risparmio tradito 

Come tutti sapete, in Italia una stampa libera non c’è. Ed è tutta colpa vostra, naturalmente! È colpa vostra, di voi che leggete giornali illeggibili, che guardate canali televisivi inguardabili, che dedicate il vostro prezioso tempo e i vostri denari (sotto forma di costo in edicola o sotto forma di sovrapprezzo all’acquisto del prodotto pubblicizzato) a mezzi di comunicazione in mano a persone (pagate per farlo, talvolta profumatamente) che vi mentono sapendo di mentire, e che qualche volta vi mentono perfino senza saperlo (quest’ultima, per me, è la peggiore delle aggravanti). Chi la racconta giusta – o perlomeno si sforza di farlo – non ha un pubblico, o è messo in condizione di non raggiungere il suo pubblico potenziale…
Beppe Scienza è una piacevole eccezione (ma chissà per quanto).
Con la spiritosa (e sparagnina) prefazione di un altro Beppe, Grillo, questo libro offre una vasta casistica di strafalcioni, cattivi consigli, pubblicità occulte, marchette che l’autore ha trovato su giornali e periodici comunemente in vendita in Italia. È bene tenere a mente che gli esempi riportati sono solo una goccia nel grande mare dei cattivi ‘consigli interessati’ che lo sprovveduto (è proprio il caso di dirlo!) risparmiatore trova in edicola, in TV, alla radio, su internet.
Questo libro è un atto di accusa contro la stampa italiana.
I consigli operativi sono pochi, badate bene. Consigli su che cosa fare, su quali tecniche usare per “diventare ricchi”, non ne troverete. Vale la regola di sempre: nulla è regalato, e tutto costa impegno personale: anche investire i propri quattrini. Non ci sono scorciatoie… Se avete perso quattrini perché avete investito dando retta al venditore della banca, è giusto così. La prossima volta vi farete trovare più preparati!

La citazione che segue è l’ultimo paragrafo del capitolo 2, “Il perfetto giornalista finanziario”:

“Altro problema della stampa italiana è il mal vezzo di appoggiarsi alle stampelle fornite dagli uffici stampa delle società del settore. O da certi sedicenti uffici studi, che in realtà sono uffici promozione vendite.
Prendiamo infatti un redattore che debba scrivere su un prodotto finanziario o assicurativo: un’obbligazione, una polizza vita ecc. Ammettiamo che abbia una fretta nera e magari non sia laureato in economia o matematica, ma in lettere o lingue (entrambe situazioni non rare nelle testate italiane). È logico che trovi comodo ricorrere alla prassi che segue:
1 – si chiede una descrizione del prodotto a chi lo vende;
2 – la si riduce, se troppo lunga;
3 – si aggiunge la propria firma e la si pubblica.
In tal modo fornirà un pessimo servizio ai lettori, ma un ottimo servizio alla società interessata.
Ma c’è altro. Ad esempio il fatto che fondi, banche e assicurazioni (o società e associazioni loro collegate) invitano spesso i giornalisti economici più noti a moderare dibattiti, convention, ecc., ovviamente pagandogli congrui compensi. Ciò non li sprona certo ad assumere atteggiamenti critici.
Poi c’è il capitolo dei regali, certamente non tanto rari visto che ricchi doni arrivano anche alle persone sbagliate. Lo dimostra il caso di Marina Bonandin che – quand’era redattrice a ‘Milano Finanza’, (…) ricevette dal Lloyd Adriatico un orologio d’oro e un uovo di Pasqua con un lingottino, sempre d’oro, come denunciò pubblicamente su ‘The Guardian’. (…)
Comunque il vero problema, nelle redazioni dei giornali, non è la presenza di qualche ‘penna sporca’, ossia di qualcuno che riceve vere e proprie tangenti. Più gravi, ed endemici, sono gli atteggiamenti opportunistici per cui si preferisce evitare le notizie sgradite agli inserzionisti, riempiendo invece le pagine di articoli elogiativi sul risparmio gestito. Articoli che si prestano poi a un facile utilizzo come supporto per la vendita d’investimenti e formule previdenziali. ‘Premurosamente fotocopiati’, verranno mostrati o addirittura spediti ai potenziali clienti.(…)”

6.6.04

GOVERNO, GASPARRI: SQUADRA MIGLIORABILE 

Dall'ANSA, domenica 6 giugno 2004, ore 12:33
Governo: Gasparri, rimpasto? Squadra puo' essere migliorata



(ANSA) - NAPOLI, 6 GIU - 'Una squadra puo' essere sempre verificata, aggiustata e migliorata. L'importante e' la continuita' della coalizione', dice Gasparri. Sempre parlando di un eventuale rimpasto nell'esecutivo dopo il voto, il ministro ha aggiunto: 'Conta il percorso della squadra. Puo' variare qualche giocatore, ma e' un fatto assolutamente secondario rispetto alla vittoria del campionato'. Di sicuro, il governo Berlusconi, tiene a precisare Gasparri 'ha battuto il record di durata nella vita repubblicana'.
2004-06-06 - 12:33:00

Prendo atto di queste sagge parole e attendo con fiducia (manca una settimana) le dimissioni del ministro Gasparri.

3.6.04

Come funzionano le cose all'Inter 

Articolo di "Repubblica", ripreso da www.dagospia.com:
(il grassetto è mio)

Scovato in vacanza a Marbella da Marco Mensurati di Repubblica, Capello dice la sua sul “tradimento bianconero” che ha inferocito gli ultras dei Setti Colli. E Don Fabio spazza via il polverone di insulti sollevato dalle radio giallorosse: «Quale tradimento? La Roma mi ha lasciato andare. E tutto sommato è stato un bene per tutti. Io, per loro, non ero più una risorsa, rappresentavo un peso. Economico e forse non solamente economico».

La verità: “La Roma mi ha lasciato andare”. Lo stesso giudizio del resto brillava nell’editoriale di Sandro Piccinini sul settimanale “Controcampo”, uscito lunedì: “Tutta Roma è infuriata con Fabio Capello, tranne uno: Franco Sensi… Ecco il vero peccato: l'aver scelto la Juve. Ed ecco l'ultimo involontario regalo a Sensi. Sì, perché se Capello avesse scelto il Chelsea, nessuno avrebbe trovato niente da dire e la rabbia dei tifosi si sarebbe concentrata proprio sul presidente Sensi, reo di aver smembrato una grande squadra in pochi giorni e di aver creato le premesse per altre e più dolorose partenze”.

Continua Piccinini: “Non fu Sensi ad invitare Capello a togliersi dai piedi non più tardi di un anno fa? E non è stato Sensi, 2 settimane fa, a raggiungere un accordo con Prandelli per la prossima stagione? O qualcuno crede alla storia del blitz del bravissimo Franco Baldini? La verità è che, per tanti e non rivelabili motivi, il matrimonio tra Capello e la Roma doveva finire e se, scegliendo Moggi, il tecnico friulano ha toccato i nervi ancora scoperti di una tifoseria che lo ha amato tanto, ne pagherà in prima persona tutte le conseguenze, a cominciare dall'impossibilità di rimettere piede in una città in cui si è trovato benissimo”.

Bene, a questo punto va raccontato come il Capello è diventato bianconero. Spiega a Repubblica l´avvocato del coach Agostino Guardamagna: «Aspettavamo segnali dall´Inter, che avrebbe potuto chiudere la trattativa nel giro di poche ore se avesse veramente voluto, ma all´Inter le cose funzionano in maniera ancora più complessa che al Real. Così quando si sono fatti avanti Moggi e i suoi, professionisti straordinari, l´affare si è chiuso in un attimo, in tutto la trattativa sarà durata meno di dieci ore».

Ma, nell’avventuroso mondo pallonaro, circola un’altra versione della trattativa - che l’avvocato di Capello non può certo spifferare - che ha come protagonista il massimo giornalista sportivo d’Italia Giorgio Tosatti – cioè colui che ha fatto il primo scoop della sua carriera annunciando il clamoroso passaggio di Capello alla Juve sulla prima pagina del Corriere della Sera.

La storia che circola tra gli “addetti ai livori” scodella di un abboccamento di Lucky Moggi nei confronti di Tosatti. In breve, questo deve essere stato il discorsetto dell’ex ferroviere di Civitavecchia. Caro Giorgio, ti dispiacerebbe contattare Fabio Capello per un eventuale passaggio alla Juve? Senti se è disponibile a prendere il posto di Lippi. Sai, non sarebbe piacevole ricevere un rifiuto direttamente da Capello né vogliamo correre rischi con quel fumantino di Franco Sensi, che ce l’ha a morte con la Juve…

Messaggio ricevuto. Ma a una condizione, avrebbe interloquito il giornalista del Corriere: se la trattativa va in porto, il primo a saperlo devo essere io. Un mese fa, il buon Tosatti avrebbe sondato Fabio Capello e quindi portato a casa lo scoop-one. (Cosa che ha fatto inferocire il Corriere dello Sport che, in zona cesarini, aveva saputo del “tradimento” e aveva chiamato Moggi ricevendo una ferma smentita...).

PS. Tra Sensi e Tosatti i rapporti sono al di là dello zero. Durante una puntata della Domenica Sportiva del 2001 il presidente della Roma si produsse in un violentissimo attacco al giornalista, senza ricevere una parola di replica. Per il vulcanico Sensi, Tosatti e Carraro sono la stessa persona...